Le ciaspole o racchette da neve
L'evoluzione delle racchette:
Le racchette da neve sono
utilizzate, sin da tempi lontani, dalle popolazioni residenti nella zona Artica:
per muoversi sulla neve profonda, presente per lunghi mesi in quelle regioni,
questi attrezzi costituiscono lo strumento più semplice e leggero.
Con le racchette ai piedi, che consentono di sprofondare di meno nella neve, la
marcia è meno faticosa e soprattutto più semplice che con gli sci, scomodi negli
spazi stretti del bosco e ingombranti quando vanno attaccati allo zaino.
A partire dagli anni settanta fino ai nostri tempi vi è stata una costante
evoluzione delle racchette da neve. Sono cambiati radicalmente i materiali,
l'uso della plastica ha permesso la costruzione di racchette più tecniche,
resistenti, leggere ed affidabili, con una manutenzione minima. Oggi ci sono
racchette per tutte le esigenze: dalle passeggiate tranquille fino salite
estreme in alta montagna. Negli ultimi anni c’è stato un grande ritorno
alle racchette anche sulle Montagne, dove non erano quasi più utilizzate, dato
l’abbandono delle attività montane in cui erano necessarie, come la caccia o i
trasferimenti in zone non percorse da strade, e dopo il grande impiego durante
la prima guerra mondiale da parte degli alpini.
A chi è
consigliato l'uso delle racchette?
Camminare con
le racchette da neve non è altro che la prosecuzione dell'escursionismo estivo.
Su percorsi facili e sicuri è un'attività alla portata di tutti, anche dei
bambini di 8-10 anni. Allacciati gli attacchi, l'avventura può avere inizio per
andare alla scoperta di un modo straordinario di vivere la montagna d'inverno.
Se ci si limita a percorsi semplici le racchette da neve non richiedono una
conoscenza tecnica particolare. Non è necessario salire a grandi quote per
godere di emozioni indimenticabili. Basta una coltre nevosa su una strada
forestale a mezza montagna per vivere la straordinaria esperienza della natura
ammantata di bianco. Molto suggestiva ed avventurosa è l'escursione durante la
notte di luna piena, dove la neve amplifica la luce riflessa della Luna, e
permette di camminare tra i boschi senza l'utilizzo delle torce elettriche.
Ciaspole
sì ma con prudenza !
E' importante sottolineare che andare in
montagna d'inverno senza l'aiuto di una guida può essere un'attività sportiva
rischiosa se non si hanno le conoscenze sufficienti. Ci si muove in montagna,
talvolta in alta quota, il clima può cambiare rapidamente. Il pericolo più
grande è quello delle valanghe. Chi ha intenzione di fare escursioni serie e
senza l'aiuto di una guida deve avere una serie di conoscenze non banale: deve
saper leggere una cartina
topografica, usare
altimetro e bussola;
deve informarsi sulle condizioni meteo
e saper pianificare la gita
in base alle proprie capacità. L'itinerario possibilmente va sempre preparato in
anticipo, a tavolino, ed avere naturalmente l'equipaggiamento adatto, con un
vestiario invernale. Quindi prudenza: se non vi sentite all'altezza rivolgetevi
con fiducia alle guide.
Tipi di racchette:
I modelli principali sono sostanzialmente tre:
FAGIOLI:
sono le racchette tradizionali di vecchia concezione, semplici ed economiche. La
struttura esterna è in legno o alluminio e la superficie d'appoggio è realizzata
con cordini intrecciati, la scarpa viene fissata con fettucce e cordini. Stanno
cadendo in disuso in favore di quelle più moderne e tecniche in plastica o
alluminio.
CANADESI:
sono le racchette più grandi, fino a una metro, e sono spesso dotate di "coda".
Nonostante siano ingombranti sono ottime per nevi profonde e presentano vari
sistemi di fissaggio. Non sono molto indicate per percorsi ripidi e con neve
dura, perciò sulle Alpi non sono molto utilizzate.
MODERNE:
la forma è intermedia tra le due precedenti e sono realizzate in plastica o
alluminio. Avendo attacchi molto tecnici, risultano adatte anche per terreni
ripidi.
Un accessorio complementare delle
racchette da neve sono i bastoncini da sci
telescopici, che possono essere adattati in
lunghezza al tipo di terreno ed al proprio stile. Servono a migliorare
l'equilibrio, il ritmo e la progressione dell'andatura. Per calzare le ciaspole
non sono necessarie scarpe particolari: dei buoni scarponi da montagna vanno
bene purché siano impermeabili.
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Fagioli
Sono le racchette più economiche e diffuse, con la struttura esterna in
legno o alluminio e la superfice d’appoggio realizzata con cordini
intrecciati.
PRO |
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economiche |
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poco ingombranti |
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facili da usare |
CONTRO |
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scarsa superfice d’appoggio |
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attacco solo fisso (senza snodo) |
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fissaggio della scarpa con fettucce o cordini (scomodo)
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Canadesi
Sono le racchette più grandi, possono raggiungere quasi un metro di
lunghezza e sono spesso dotate di “coda”; ottime per galleggiare in nevi
profonde, ma disponibili anche in taglie più piccole. Bellissime quelle
realizzate completamente in legno.
PRO |
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galleggiamento ottimo (a seconda della misura) |
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attacco con snodo e vari sistemi di fissaggio della scarpa |
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molti modelli in legno, alluminio e plastica |
CONTRO |
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ingombro |
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in
genere meno adatte a percorsi ripidi e con neve dura |
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costo a volte molto elevato
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Moderne
Hanno forme a metà strada tra le due precedenti e sono realizzate
quasi tutte con stampo di plastica o in aluminio. Sono dotate di
attacchi e ramponi molto tecnici, risultando così adatte a terreni
ripidi anche con neve dura. Alcuni modelli sono studiati per le
competizioni.
PRO |
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attacco tecnico con snodo e vari sistemi di fissaggio della
scarpa |
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ramponi per neve dura |
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ingombro abbastanza contenuto |
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adatte a percorsi ripidi e con neve dura |
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molti modelli studiati per specifiche esigenze (bambini,
competizioni, attacchi speciali) |
CONTRO |
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in
genere meno galleggianti delle Canadesi |
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costo a volte elevato
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